Consulenza HACCP per la gestione del problema favismo. Obblighi e responsabilità in autocontrollo alimentare a Roma e nel Lazio

14 Luglio 2016

CONSULENZA HACCP: COS’E’ IL FAVISMO?

Il favismo è un difetto congenito di un enzima normalmente presente nei globuli rossi, la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PD), essenziale per la vitalità degli eritrociti stessi. La carenza di questo enzima provoca un’improvvisa distruzione dei globuli rossi (emolisi) e quindi la comparsa di anemia emolitica con ittero, quando il soggetto che ne è carente ingerisce fave, piselli, Verbena hybrida, varie droghe vegetali o alcuni farmaci (ad esempio sulfamidici, salicilici, chinidina, menadione, ecc.) che agiscono da “fattori scatenanti”.

Il difetto enzimatico si trasmette ereditariamente con il cromosoma X del sesso: è diffuso soprattutto in Africa ma si riscontra spesso anche nelle popolazioni del bacino mediterraneo, dove in alcune zone (Grecia, Sardegna) raggiunge una frequenza variabile dal 4 al 30%.

Il deficit di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi può esser accertato mediante la determinazione dell’enzima nei globuli rossi. Questo esame è indispensabile per la diagnosi ed è utile anche per identificare i portatori del difetto, che possiedono valori intermedi fra quelli dei soggetti normali e quelli dei soggetti carenti (in questi ultimi il livello di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi è di pochissime unità).(http://www.g6pd.org)

I SINTOMI DEL FAVISMO E LA CURA

La malattia si manifesta in modo improvviso, 12-48 ore dopo l’assunzione di fave fresche (o degli altri alimenti o medicinali menzionati sopra): il soggetto diventa di colorito giallo intenso su fondo pallido. Nei casi gravi, circa la metà dei globuli rossi viene distrutta; la cute e le mucose diventano allora intensamente pallide, oltre che itteriche, le urine ipercolorate, e compaiono i segni di un collasso cardiocircolatorio.

ll difetto di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi consente una vita perfettamente normale e non comporta in genere alcun disturbo, purché il soggetto colpito non ingerisca fave o determinati farmaci che possono provocare la crisi emolitica acuta. È perciò indispensabile che la condizione di carenza sia nota per prevenire questi rischi. L’unica terapia del favismo in crisi emolitica è una immediata trasfusione di sangue fresco. (http://www.g6pd.org)

CONSULENZA HACCP E GESTIONE DEL RISCHIO COLTIVAZIONE E VENDITA FAVE FRESCHE NEL LAZIO

In campo alimentare la coltivazione e la vendita delle fave diventa quindi un rischio da gestire mediante procedure riportate nel piano di autocontrollo alimentare e necessitano di consulenza nell’ambito HACCP. A titolo di esempio nel Lazio, nel Comune di Velletri l’ordinanza che regola la coltivazione e la vendita delle fave è la n. 99 del 24/03/2015. In tale delibera viene ordinata la coltivazione delle fave nel raggio di 300 metri da ospedali, scuole, edifici pubblici o da abitazioni di persone affette da deficit di G6PD che ne facciano esplicita richiesta al Comune. Per quanto attiene alla vendita ed alla somministrazione delle fave sfuse si riporta l’obbligo delle attività commerciali (ambulanti e fisse) di esporre un cartello con la frase: “avviso per i cittadini a rischio di crisi emolitica da favismo: in questo esercizio commerciale sono esposte fave fresche sfuse”.

IL PIANO DI AUTOCONTROLLO ALIMENTARE A ROMA E LA CONSULENZA HACCP NEL LAZIO

L’esempio dell’ordinanza del Comune di Velletri evidenzia la necessità di una puntuale consulenza HACCP da parte di tecnici specializzati nel Lazio per informare e formare i responsabili e gli addetti oltre che delle disposizioni di legge anche sui rischi alla salute legati all’utilizzo o alla vendita di cibo. Il problema è particolarmente sentito dai produttori, che devono impiantare coltivazioni lontane da immobili “a rischio” ma soprattutto dai venditori e dai ristoratori che devono prevedere il contatto con clienti affetti da favismo.
Il Piano di Autocontrollo alimentare a Roma e nel Lazio deve quindi contenere le procedure previste per la gestione del rischio: dalla formazione specifica, all’esposizione dei cartelli previsti, all’evitare la contaminazione crociata.

Per informazioni riguardo alla consulenza HACCP ed all’autocontrollo alimentare a Roma e nel Lazio contattate lo staff di Chemichal all’indirizzo chemichalsrl@gmail.com oppure al 0672632135.