Come gestire un caso sospetto di COVID-19 in azienda
A disposizione dei lavoratori i test sierologici per lo screening COVID-19
Il Datore di Lavoro che ha necessità di gestire un caso sospetto o confermato di COVID-19 in Azienda ha l’obbligo di seguire le indicazioni riportate nel proprio Documento di Valutazione del Rischio SARS-CoV-2 e di collaborare con l’ASL per la individuazione dei contatti stretti e dei contatti sospetti in Azienda.
Più in generale si ritiene utile ricapitolare quanto specificatamente previsto dalle norme ed in particolare quanto riportato dalla Circolare del Ministero della Salute 32850 del 12/10/2020 rispetto alle “indicazioni per la durata ed il termine dell’isolamento e della quarantena” ovvero:
- IN CASO DI PERSONA CHE MANIFESTA SINTOMI RICONDUCIBILI AL COVID-19 IN AZIENDA
isolarla immediatamente in apposita stanza
farle indossare la mascherina
LA PERSONA POI DEVE:
contattare il proprio Medico di Medicina Generale (MMG)
raggiungere la propria abitazione senza entrare in contatto con altre persone
- SE IL LAVORATORE ACCUSA SINTOMI DA CASA
non si deve recare al lavoro
contattare il proprio MMG, avvisando il Datore di lavoro dei motivi della sua assenza
In entrambi i casi il MMG effettuerà una valutazione sullo stato di salute del lavoratore decidendo per la quarantena fiduciaria e, nel caso, prescrivendo impegnativa per l’effettuazione del Tampone oro-faringeo.
IL LAVORATORE EFFETTUERÀ TAMPONE
In caso di tampone negativo
- il MMG monitorerà il lavoratore e, in caso di guarigione, redigerà apposito certificato da consegnare al Datore di lavoro e per conoscenza al Medico Competente.
In caso di tampone positivo
- CASO POSITIVO ASINTOMATICO: il lavoratore rimane in isolamento obbligatorio (durata almeno 10 giorni dalla presenza di positività) a casa al termine del quale effettua un testo molecolare (Tampone) che deve risultare negativo.
- CASO POSITIVO SINTOMATICO: il lavoratore rimane in isolamento obbligatorio per almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e augesia/disgeusia che possono avere persistenza prolungata nel tempo) con la successiva effettuazione di un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi.
- CASO POSITIVO A LUNGO TERMINE: il lavoratore che, pur non presentando più sintomi da almeno una settimana, continua a risultare positivo al test molecolare potrà interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate.
il MMG segnala il caso all’ASL territorialmente competente che contatta il lavoratore per la definizione dei contatti stretti o sospetti.
I contatti stretti o sospetti vengono avvisati e devono osservare (se asintomatici):
- periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso
oppure
- un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.
Ciascun MMG relativo effettuerà comunque la specifica valutazione dei rischi.
Il MMG deve sempre redigere un certificato in cui si attesta la guarigione da consegnare al Datore di Lavoro che, in accordo con il Medico Competente, lo può riammettere al lavoro.
NEL CASO DI CONTATTI STRETTI O SOSPETTI DI PERSONE POSITIVE AL COVID-19
La riammissione al lavoro dopo la quarantena è sempre subordinata al certificato medico del proprio MMG
APRE ROMA e CHEMICHAL offrono la possibilità attraverso il servizio di Medicina del Lavoro di effettuare ai lavoratori dei test sierologici su base volontaria per lo screening in Azienda. Contattateci per un preventivo gratuito e per fissare un appuntamento.