COVID-19: la nuova gestione delle quarantene e degli isolamenti
Negli ultimi giorni si è assistito ad un netto incremento del numero di contagiati da COVID-19 complice le festività natalizie (che hanno aumentato le occasioni di socializzazione) e l’alta trasmissibilità delle nuove varianti.
Il Governo, utilizzando lo strumento legislativo, sta intervenendo varando misure finalizzate alla riduzione del contagio e al controllo della diffusione del virus e cercando di ridurre le conseguenze sociali (in particolare sulla scuola e sulle unità produttive).
Continua intanto la campagna vaccinale: ad oggi (fonte: salute.gov.it) sono state somministrate oltre 112 milioni di dosi, con oltre l’86% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo di almeno due dosi.
In aggiunta, nuove regole sono state introdotte rispetto alla gestione dei casi positivi e dei contatti stretti.
Secondo la definizione data del Ministero della Salute “la quarantena si attua ad una persona sana (contatto stretto) che è stata esposta ad un caso COVID-19, con l’obiettivo di monitorare i sintomi e assicurare l’identificazione precoce dei casi” mentre “l’isolamento consiste nel separare quanto più possibile le persone affette da COVID-19 da quelle sane al fine di prevenire la diffusione dell’infezione, durante il periodo di trasmissibilità.”.
Giova anche ricordare che “contatto stretto” (o esposizione ad alto rischio) è attualmente definito come:
- una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei
- un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
- una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
Le modalità per stabilire la positività
Le modalità per stabilire la positività o meno al Virus sono le seguenti:
- test molecolari effettuati a seguito di prelievo di campioni nasofaringei o orofaringei mediante tamponebasati sulla metodica della RT-PCR che rappresentano, ad oggi, il gold standard internazionale per la diagnosi di COVID-19 per sensibilità e specificità. La metodica permette, attraverso l’amplificazione dei geni virali maggiormente espressi, di rilevare la presenza del genoma virale oltre che in soggetti sintomatici anche in presenza di bassa carica virale, pre-sintomatici o asintomatici.
- test antigenici rapidi rilevano la presenza di proteine virali (antigeni). Sono disponibili diversi tipi di test antigenico e quelli di ultima generazione sembrano mostrare risultati sovrapponibili ai saggi di RT-PCR.
- test sierologici rilevano l’esposizione al virus, evidenziando la presenza di anticorpi contro il virus, ma non sono in grado di confermare o meno un’infezione in atto. Per questo motivo, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica non possono sostituire i test diagnostici (molecolare o antigenico).
Le regole operative per la gestione dei casi positivi e dei contatti stretti
Le regole operative per la gestione dei casi attualmente vigenti sono le seguenti:
POSITIVO SINTOMATICO:
- isolamento per 10 giorni dal giorno della comparsa dei sintomi
- test (Antigenico o Molecolare) negativo dopo 3 giorni in assenza di sintomi
POSITIVO ASINTOMATICO
a) persone vaccinate con 2 dosi da oltre 120 giorni
- isolamento per 10 giorni dalla data del tampone positivo
- test (antigenico o molecolare) negativo
b) persone vaccinate con 3 dosi o con 2 da meno di 120 giorni
- isolamento per 7 giorni dalla data del tampone positivo
- test (Antigenico o Molecolare) negativo
in tutti i casi se il tampone continua a dare esito positivo si esce dall’isolamento dopo 21 giorni in assenza di sintomi negli ultimi 7
CONTATTI STRETTI
a) persone che hanno ricevuto 3 dosi o 2 da meno di 120 giorni o guariti dal COVID da meno di 120 giorni NON SONO SOTTOPOSTI A QUARANTENA con obbligo però di autosorveglianza e utilizzo di mascherina FFP2 fino al decimo giorno successivo all’ultimo contatto con un positivo
b) persone che hanno ricevuto 2 dosi di vaccino da più di 120 giorni e con Green Pass valido (quindi fino a 6 mesi) o i guariti da COVID da oltre 120 giorni: QUARANTENA di 5 GIORNI e tampone (Antigenico o Molecolare) negativo al quinto giorno.
c) persone non vaccinate o vaccinate da meno di 14 giorni: QUARANTENA di 10 GIORNI a partire dall’ultima esposizione al positivo seguita da test negativo (Antigenico o Molecolare) al decimo giorno.